Mi sono fatta molte domande prima di decidere di condividere il mio lavoro attuale. Sono storie di vite davvero difficili.
Lavoro con persone grandi, dentro e fuori. Mi sento molto fortunata, non sempre emotivamente capace e ogni tanto, come ho già detto, tutto quello che riesco a fare è restare senza fiato.
Sono figlia del mio tempo, ho visto nascere i social e ci ho creduto a fatica perché alla plastica io preferirò sempre il legno. Ma c’è una silenziosa e potente umanità positiva e testarda che lavora ogni giorno a favore di chi è isolato e merita di essere raccontata, anche qui, nel regno della plastica. Tempo fa riflettevo sulla consistenza dei nostri valori, oggi credo sia arrivato il momento di raccontarli nonostante tutto.